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CHI PAGA LA MANUTENZIONE DI UN GIARDINO DEMANIALE USATO DAL CONDOMINIO?

Secondo la Cassazione (sentenza n. 8253/2025), tutti i condòmini devono contribuire alle spese di conservazione di un’area demaniale utilizzata dal condominio — ad esempio un giardino — anche se la concessione è solo precaria.

💡 Perché?
Perché quell’area, anche se non è di proprietà, contribuisce al decoro e alla fruibilità del condominio. E questo basta per far scattare l’obbligo di partecipare alle spese,
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Su La Verità - che aveva ieri segnalato e criticato due emendamenti (giudicati inammissibili) a firma di tre deputati di Forza Italia - compare oggi una lettera dei parlamentari in questione (Boscaini, Squeri, Tassinari) che rivendica la scelta fatta.
Il primo prevedeva la possibilità di quintuplicare l'IMU a carico dei proprietari di immobili commerciali non locati per un anno. Il secondo imponeva una sorta di equo canone per una parte di tali immobili.
Segretario Antonio Tajani, è questa la
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Il diritto alla casa non passa dallo Stato

La cosiddetta “fame di case”, denunciata recentemente da Panorama, è una diagnosi corretta...
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"Agevolazioni per l'acquisto della prima casa, i chiarimenti dell'Agenzia delle entrate"

Case, immobili e condominio in pillole. La rubrica a cura di Confededilizia Messina
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IL CONDOMINO PUÒ INSTALLARE UNA CANNA FUMARIA SULLE PARTI COMUNI?
Sì, ma con dei limiti ben precisi.
Ogni condomino ha diritto a usare le parti comuni anche per fini personali – ad esempio, installare una canna fumaria – ma senza alterarne la destinazione e senza impedire agli altri condòmini di farne lo stesso uso.
Questo principio deriva dall’art. 1102 del Codice civile, che vale anche nei condomìni grazie al richiamo dell’art. 1139 c.c.
In pratica:
✅ È ammesso l’uso personale
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Scadenzario Tributario Agosto 2025 - Confedilizia

© Confedilizia - Tutti i diritti riservati | Confederazione italiana proprietà edilizia – CF 80070690583 – Via Borgognona, 47 – 00187 Roma
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MEDIAZIONE IMMOBILIARE E DIRITTO ALLA PROVVIGIONE
“Il diritto del mediatore alla provvigione sorge tutte le volte in cui la conclusione dell'affare sia in rapporto causale con l'attività intermediatrice, non occorrendo un nesso eziologico diretto ed esclusivo tra l'attività del mediatore e la conclusione dell'affare, poiché è sufficiente che il mediatore – pur in assenza di un suo intervento in tutte le fasi della trattativa ed anche in presenza di un processo di formazione della volontà
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Domani, 30 luglio, alle ore 10, il Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, Tommaso Foti, sarà ospite del ciclo di incontri inConfedilizia, dialoghi sulla casa e sull’immobiliare, promossi dalla Confederazione della proprietà edilizia presso la propria sede, in collaborazione con Radio Radicale.
La conversazione – della durata di 30 minuti, e alla quale parteciperà anche il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – sarà trasmessa in diretta streaming
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https://www.ilmessaggero.it/economia/imu_trucco_per_non_pagare_tetto_buttato_giu_ultime_notizie-8981450.html
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LE FACCIATE: IL “BIGLIETTO DA VISITA” DEL CONDOMINIO

Secondo l’art. 1117 c.c., le facciate di un edificio condominiale sono parti comuni.
Ma cosa si intende esattamente per facciata?
📌 Si parla dell’insieme delle linee architettoniche e delle strutture ornamentali che danno all’edificio la sua identità estetica, rendendolo riconoscibile e armonico.
Non solo il prospetto principale, ma tutti i lati visibili dell’edificio rientrano in questa definizione.
Il Tribunale di Napoli (ord.
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https://www.corriere.it/economia/casa/25_luglio_27/case-abbandonate-ruderi-piu-che-raddoppiati-da-quando-c-e-l-imu-per-non-pagarla-a7eac305-a3c4-4730-910e-77cfa8e34xlk.shtml
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CAMBIO D’USO DELL’IMMOBILE LOCATO: CHE SUCCEDE SE IL CONTRATTO NON VIENE RISOLTO?

Se il conduttore usa l’immobile per una destinazione diversa da quella indicata nel contratto, il locatore ha 3 mesi – dalla scoperta del fatto – per chiedere la risoluzione del contratto.
📌 Se non lo fa, il contratto resta valido, ma si adatta al nuovo uso effettivo dell’immobile.
👉 Se il cambio d’uso è solo parziale, si guarda all’uso prevalente per stabilire il regime legale da applicare.
Tutto
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www.confedilizia.it/e-disponibile-il-numero-4-della-newsletter-confedilizia/
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Proprietà e trascendenza: perché Dio non tassa il raccolto

Cosa accade quando la teologia incontra la proprietà? Nel libro “Tra cielo e terra. Le radici teologiche...
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COMPENSO DELL’AMMINISTRATORE
“L'obbligo di «specificare analiticamente l'importo dovuto a titolo di compenso per l'attività svolta (da svolgersi)», di cui all'art. 1129, quattordicesimo comma, c.c., non impedisce alle parti del contratto di amministrazione condominiale di determinare la remunerazione non prestazione per prestazione, ma secondo un sistema globale, e cioè per tutte le attribuzioni stabilite dall'art. 1130 c.c. e in relazione alla durata annuale ex lege o all'eguale durata